Ricordiamo che l’UNI è l’ Ente Italiano di Normazione che recepisce, elabora e diffonde norme che regolano tipologie di prodotti tutelando le aziende i cittadini e proteggono l’ambiente promuovendo la sostenibilità e aiutano il legislatore con riferimenti certi e condivisi per disciplinare ambiti nuovi o semplificare la regolamentazione esistente.
La norma in questione specifica e accorpa tutte le linee guida per individuare, installare e riconoscere quei dispositivi di ancoraggio ( con punti di ancoraggio fissi o mobili) destinati ad ospitare più utenti contemporaneamente e all’aggancio di dispositivi corrispondenti alla UNI En 363.
Ricordiamo che come da testo normativo di riferimento la norma non si applica ai dispositivi e/o equipaggiamento normati dalla
-UNI EN 795
-UNI CEN/TS 16415
-UNI EN 516
-UNI EN 517
Inoltre non vi è possibile applicazione ad elementi o strutture che contemplino un uso diverso da quello di punto di ancoraggio o dispositivo di ancoraggio così come cita dal testo della norma.
Ma cos’è un punto di ancoraggio?
“Insieme comprendente la struttura di supporto (materiale base, l’ancorante e l’elemento da fissare cui può essere collegato il sistema di protezione individuale dalle cadute.”
Il testo normativo inoltre raccoglie anche la diversità tra le tipologie di ancoraggio ammissibili:
definendone non solo la tipologia ma i requisiti a cui devono rispondere per essere correttamente marcati con la normativa in questione e i metodi di prova con le relative configurazioni.
Esempio di marcatura:
(Fonte: https://www.inail.it/cs/internet/docs/allegato_2_ancoraggi_quaderno_tecnico_4443088825702.pdf)
La definizione di ancoraggio è fondamentale per poter effettuare una corretta valutazione dei rischi in quanto non ne esiste una condivisa sia a livello legislativo che normativo.
Di fatti l’ultimo quaderno tecnico dell’INAIL riprende e definisce le diverse tipologie appartenenti alla normativa 11578 o alla UNI EN 795. Essi sono progettati esclusivamente per l’uso con i DPI contro le cadute dall’alto.
Il testo di riferimento cita gli obblighi del fabbricante ovvero fornire le informazioni nella lingua o nelle lingue del paese di destinazione e comprendere la conformità alla normativa UNI 365:2005 fatta eccezione per la raccomandazione circa la periodicità di ispezione (non maggiore di 2 anni per il sistema di ancoraggio e di 4 per la struttura di supporto e gli ancoranti). Queste solo alcune delle informazioni.
Rimandiamo al sito: http://store.uni.com/catalogo/uni-11578-2015/ per il download del testo ufficiale.
Qui invece per “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili “ dell’INAIL.