Studio dell’area
Come prima cosa SPIDER si occupa di raccogliere tutti i dettagli relativi all’area sulla quale andrà installata la linea vita: misure, materiale della superficie, utilizzo. Occorre calcolare attentamente le modalità di accesso, di posa, i tempi, la movimentazione delle componenti necessarie, ecc. Una volta fatto il preventivo, si procede al test in loco.
Test in loco
Prima di procedere all’installazione della linea vita, è consigliabile verificare la bontà del fissaggio per garantire la qualità dell’installazione del sistema. Va quindi previsto un test in loco, utilizzando modalità di prova e strumenti adeguati ai prodotti da installare e alla tipologia della struttura di supporto su cui il sistema anticaduta è ancorato.
Progettazione e installazione
Si passa quindi alle fasi finali di progettazione e installazione della linea vita, compreso il rilascio della documentazione necessaria che consente poi la manutenzione del sistema e ne garantisce la sicurezza.
Esempio di un progetto linea vita
Il progetto di una linea vita tetto, facciata o camminamento parte dallo studio dell’area interessata. A seconda della tipologia di edificio e degli utilizzi, viene scelto un tipo di installazione ben preciso.
Ad esempio, il progetto di una linea vita per un edificio storico non può prescindere dal mantenimento delle sue caratteristiche peculiari. Esistono delle linee guida e alcuni progetti che possono essere consultati dal costruttore prima di installare il sistema anticaduta su un nuovo edificio. Questi hanno lo scopo di accorciare i tempi di progettazione.
Normativa sulla progettazione di una linea vita
La progettazione e l’installazione di una linea vita deve sottostare a una precisa normativa dettata dall’UNI, l’Ente Italiano di Normazione. Si tratta della norma UNI 11578:2015 che comprende tutte le indicazioni obbligatorie per individuare la linea vita corretta e installarla secondo legge. Inoltre, la normativa insegna a riconoscere le linee vita (con punti di ancoraggio fissi o mobili) che possono servire più utenti contemporaneamente e a cui si possono agganciare i dispositivi corrispondenti alla UNI EN 363.
Chi può progettare linee vita
La certificazione finale di una linea vita, quindi il punto finale della sua progettazione, prevede il coordinamento e la valutazione di tre figure che firmano i documenti del progetto, cioè il produttore dei sistemi di sicurezza, il progettista e l’installatore. Il produttore è tenuto a fornire una dichiarazione di conformità di tutti i componenti installati e un manuale d’uso e manutenzione comprensivo di un registro per la revisione dell’impianto. L’installatore redige un documento in cui dichiara il corretto montaggio dei componenti e l’esecuzione di test di verifica della resistenza. Infine, il progettista presenta una relazione di calcolo riguardante la resistenza della copertura all’azione e al carico trasmesso dagli ancoraggi, completa del progetto dei sistemi di fissaggio, e redige l’elaborato tecnico della copertura che comprende:
- La pianta della copertura con i punti di accesso, i dispositivi di ancoraggio e le regole sui DPI da utilizzare in base al tipo di sistema (di arresto o trattenuta);
- I prospetti contenenti le informazioni strutturali dell’edificio per ogni lato a potenziale rischio caduta;
- La relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali in ottemperanza alle misure preventive e protettive con una descrizione dell’uso dei DPI.
Accettando la documentazione, il coordinatore della sicurezza e il proprietario del tetto si assumono la responsabilità del progetto e possono procedere con i lavori.
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